la messa in scena della città
Spazio Tondelli - Riccione
controteatro
altro confine tra attore e spettatore
inversione della sala per il pubblico con l’area scenica
Questo progetto di architettura stabilisce criteri spaziali e contenuti funzionali volti ad una ricerca correlata a nuove applicazioni di scena e ad una rinnovata modalità di fruizione del pubblico.
La dimensione figurata di tutto ciò assume una valenza polifonica, nel senso che una predilezione necessaria a questo progetto, è data dalla risoluzione dell’alternanza degli spazi ed al contempo dalla commistione di questi. Un unico luogo, suddiviso, indiviso e ridivisibile, pronto ad ospitare ogni esperienza di ricerca contemporanea per tutte le espressioni sceniche: prosa, danza, concerti etc. A questi si aggiunge l’atrio di accesso allo Spazio Tondelli con la sala ristorante, che rientra nella più concreta concatenazione degli spazi polifunzionali.
Tutto ciò si insedia in due edifici esistenti, attigui, già a vocazione pubblica, posti al centro dell’asse viario principale, asse che ha costruito la città, dunque in un contesto densamente edificato e strategico nella propria peculiarità di cerniera tra il centro antico e la marina.
Una ulteriore prerogativa del progetto è stabilita dalla scelta di non riordinare la qualità architettonica degli edifici esistenti, attraverso una riqualificazione edilizia o prestazionale, bensì di ricercare una spazialità più complessa, per reinterpretare un edificio collettivo polivalente, all’interno di un organismo urbano esistente; in questo senso si intende, qui, un intervento di architettura attuale.
progetto:
Marco Vicini
Riccardo Bellini
Leonardo Lappi
Greta Cesarini
Alessandro Garzanti
Martina Nicoletti
strutture:
Silvia Barocci
Fabio Masini
Davide Amati
impianti:
Marco Cecchini
Luca Giordani
acustica:
Danilo Vienna
grafica:
Studio Luca Sarti